Per evitare di creare squilibri di comunicazione, il campo che contiene
l'alimento, deve mantenere basso l'impatto di contrasto formale con
il contenuto.
Per possedere un corretto impatto espressivo, la portata deve creare
armonia, mantenendo un'equilibrata interazione tra il piatto e l'alimento.
Occorre ricordare che in una portata è il piatto ad essere
a servizio dell'alimento e non viceversa. Se un piatto produce un
impatto estetico eccessivo o possiede una forza espressiva che lo
fa spiccare rispetto al suo contenuto avrà la netta tendenza
a sovrastarlo creando uno squilibrio di abbinamento a discapito dell'alimento
e della sua presentazione.
L'abbinamento è particolarmente efficace se l'interazione valorizza
il risultato finale, ed ognuno degli elementi contribuisce in modo
equilibrato a formare la forza espressiva alla composizione della
portata (piatto blu e riso giallo, campo che cambia in funzione del
contenuto... degustazione formaggi e piatto portamiele).
L'interazione può avvenire anche per similitudine di appartenenza
dei materiali che possono essere entrambi commestibili, quindi il
piatto o strumento di portata può divenire alimento stesso...
Per comprendere fino a che punto può essere determinante il
rapporto tra Packaging e il contenuto, basti pensare che lo champagne
non sarebbe mai esistito se la tecnologia non avesse inventato la
bottiglia stampata in sostituzione a quella soffiata. La bottiglia
stampata permette all'involucro di sopportare pressioni nettamente
superiori rispetto a quella soffiata. In questo modo le bottiglie
non esplodono quando lo Champagne inizia la fermentazione.
Il rapporto tra il contenitore ed il contenuto è per Food Design
il punto principale di sviluppo, e nello studio per arrivare a ciò,
particolare attenzione viene prestata a materie come ergonomia, morfologia,
cromatologia e composizione geometrica.
Per riuscire a mantenere questo equilibrio di gusto ed estetica è
necessario sposare stili come purismo, minimalismo e funzionalismo,
resistendo alla tentazione degli inutili barocchismi che imperano
oggi nel settore.
Food Design applica la creatività e le leggi della percezione
sensoriale e guarda con interesse alle ricerche effettuate dalla Gastronomia
Molecolare.
Gli elementi che intervengono per ottenere un'Architettura Alimentare
passano per l'interazione tra campo e volume dato dalla materia alimentare
tramite l'ausilio della tecnologia.
Possiamo definire un prodotto Architettura Alimentare nel momento
in cui grazie alla cultura di progetto, nulla è lasciato al
caso e la materia alimentare è posta sul campo in base a motivi
ben precisi e dimostrabili.
Non ci dobbiamo fermare all'effetto, ma andare ad analizzare a fondo
la causa che ha generato quell'effetto in modo da poterlo riprodurre
e soprattutto controllare.
Food Design non accetta una spiegazione non scientifica riguardo un
determinato fenomeno, ogni processo deve essere dimostrato e documentato.
Il Design è la disciplina che da sempre si è occupata
di studiare e favorire il rapporto che si instaura tra utente e prodotto,
mentre la Gastronomia Molecolare basa i suoi studi sulla chimica e
la fisica, che secondo il suo fondatore Hervè This, non sono
che conoscenza della materia e delle sue trasformazioni.