(vedi anche: e
)
Lo scopo di Food Design è di trasformare la ricerca effettuata
in cucina, studio e laboratorio in prodotti da portare sulla tavola,
nei ristoranti e sugli scaffali dei supermercati.
Unendo l'esperienza degli Chef con quella dei Designer è possibile
con l'ausilio degli imprenditori ottenere risultati che spaziano verso
nuove frontiere.
L'interazione tra materia organica ed inorganica nella progettazione
di portata è il fulcro degli studi del nostro movimento. La
manipolazione, trasformazione e comportamento della materia organica
per scopi alimentari è uno dei principali ambiti di ricerca
e sviluppo. I processi e le tecnologie utili per controllare e determinare
la riproducibilità di un prodotto ottenuto dalla ricerca sono
il target.
In Food Design si uniscono gli studi di Bauhaus e movimenti artistici
come Futurismo, Espressionismo e Pop Art con quelli di nouvelle cuisine
e gastronomia molecolare. In laboratorio, studio e Cucina si parla
spesso di teoria del campo, cromatologia, modellazione 3D, tecnologia,
chimica, ricette ecc...
L'obiettivo degli studi di progetto e della ricerca di Food Design
è di creare prodotti che soddisfino il più possibile
le esigenze del pubblico sotto tutti i punti di vista.
Per fare ciò è necessario che i Designer si occupino
della parte riguardante la forma e la funzione (rapporti visivo/tattili,
composizione ed ergonomia) in stretto rapporto con gli Chef che si
occupano di definire quella relativa all'olfatto ed il gusto.
Trattandosi di materia alimentare, un contributo fondamentale durante
gli studi di Designer e Chef è quello portato da esperti Chimici
e Scienziati che si occupano di tecnologia, nutrizione, salute e sicurezza.
Tutto questo è Food Design, Centro di Ricerca per l'applicazione
e diffusione del Design a prodotti Agroalimentari ed Enogastronomici,
una chiave per iniziare la ricerca dell'emozione polisensoriale.
Quando il piatto prima di arrivare in tavola passa per il tecnigrafo